GRANDISSIMO BEPPE GRILLO: “con che faccia, ma come fanno ad
andare in pensione dopo 35 mesi e dire ad un ragazzo che deve andare in pensione
a 70 anni con 40 anni di contributi? Ma con che faccia”?
…"con che faccia, ma come fanno ad andare in pensione dopo 35 mesi e dire ad un ragazzo che deve andare in pensione a 70 anni con 40 anni di contributi? Ma con che faccia"?
Marco Travaglio: Cos’è la politica? "E’ celebrare Falcone e Borsellino e poi trattare con la mafia".
Un discorso epico di Marco travaglio da condividere assolutamente! Parole che rimarranno nella storia pronunciate nel corso di un duello con Gad Lerner su politica e antipolitica, durante la trasmissione “Quello che non ho” su La7.
Queste le sue parole:
Oggi la VERA anti-politica è quella che noi chiamiamo politica:
E’ scendere in campo anzichè salire; E’ fondare un partito per non andare in galera e per non fallire per debiti; E’ far eleggere gli avvocati e i coimputati per non farli parlare; E’ stare in parlamento 30 o 40 anni pensando che il rinnovamento consista nel cambiare continuamente il nome al partito;
E’ usare le Camere come alternative al carcere, alla latitanza e alla comunità di recupero; E’ usare come ufficio di collocamento per amici, parenti e amanti, il Parlamento, la Rai, i giornali, asl, ospedali, aziende pubbliche, banche, istituti culturali, cinema; E’ andare solo a “Porta a Porta” per non rispondere mai a domande; E’ celebrare Falcone e Borsellino e poi trattare con la mafia, o chiederle i voti, o stringere la mano ad Andreotti, Cuffaro, Cosentino, Dell’ Utri;
E’ sfilare al family day e poi andare a puttane; E’ fare il presidente della Repubblica a 84 anni e lanciare moniti per la politica e per i giovani; E’ fare il presidente del Senato essendo indagato per mafia; E’ chiamare le guerre “missioni di pace”, l’impunità “garantismo”, la legalità “giustizialismo”, la prescrizione “assoluzione”, l’inciucio “dialogo”, i fischi “terrorismo”, i bordelli “cene eleganti”, le orge “gare di burlesque”;
E’ chiamare i caduti sul lavoro “morti bianche”, per far sembrare meno morti i morti e meno assassini gli assassini; E’ dire che è sempre colpa del governo precedente, della crisi mondiale, dello tsunami, delle toghe rosse, dell’ euro, della Merkel e di Adamo ed Eva; E’ promettere tagli alla casta e poi non farli; E’ rapinare i pensionati e i lavoratori perchè i banchieri, i miliardari e gli evasori fiscali corrono troppo veloci;
E’ dire “ce lo chiede l’ Europa”, ma quando l’ Europa ci chiede una legge anti-corruzione si faccia i cavoli suoi;
L’ intervento integrale
Questo ed altro nell’epico intervento integrale di Marco Travaglio, seguito da Gad Lerner che vi mostriamo di seguito. Buona Visione
Mi vengono i brividi a pensare che il PD sta cercando di scrivere la legge elettorale insieme a Forza Italia, un partito che - come è stato ampiamente documentato - nacque con l’importante contributo della malavita organizzata, in primis dell'ex senatore Marcello Dell’Utri, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Proprio oggi si commemorano i venticinque anni dalla strage di Capaci. Così mi vengono in mente le parole con cui Paolo Borsellino, in un’intervista più unica che rara, parlò di uomini vicinissimi a Silvio Berlusconi: di Vittorio Mangano, per esempio, lo stalliere di Arcore definito “uomo d’onore appartenente a Cosa Nostra” e testa di ponte tra Milano e le famiglie mafiose siciliane.
Penso a quelle parole e, immediatamente, alle accuse che Berlusconi, salito alla Presidenza del Consiglio, abbracciando Dell’Utri, rivolse ai magistrati infami, indegni, malati e “da recuperare”.
Ebbene, io credo che l’unica cosa da recuperare sia la memoria storica. La consapevolezza che solo uomini cinici e spudorati possono fare accordi con soggetti e partiti privi di credibilità. Non scendere a compromessi si chiama “dignità”: spero che giornate come queste e il video che vi ripropongo ci aiutino a rendercene sempre conto.
Grecia, il Parlamento approva un nuovo pacchetto lacrime e
sangue: proteste e scontri ad Atene - Per capire chi sono i criminali assassini
con cui abbiamo a che fare, Vi ricordiamo che Monti era raggiante quando
sottolineava: "La Grecia è il più grande successo dell'Euro."
Grecia, il Parlamento approva un nuovo pacchetto lacrime e
sangue: proteste e scontri ad Atene
Bombe molotov di fronte al Parlamento
mentre i deputati approvavano il nuovo pacchetto di misure di austerity
richieste dai creditori internazionali per accedere ai finanziamenti di Bce e
Fmi: a pagare il conto più salato ancora una volta sono le classi più deboli, a
partire dai pensionati che già negli anni scorsi hanno subito tagli
pesantissimi
Atene è di nuovo teatro di scontri, con bombe molotov
lanciate verso i poliziotti schierati in tenuta antisommossa. Scontri
scoppiati di fronte al Parlamento mentre i deputati approvavano
il nuovo pacchetto di misure di austerity richieste dai creditori
internazionali per accedere ai finanziamenti di Bce e Fmi: a pagare il conto
più salato ancora una volta sono le classi più deboli, a partire dai pensionati
che già negli anni scorsi hanno subito tagli pesantissimi Sindacati del
settore pubblico e privato da due giorni avevano mobilitato i lavoratori che
con le loro proteste avevano paralizzato di fatto il Paese.
La ricetta imposta dai creditori Le riforme dovranno
iniziare gradualmente a partire dal 2019 e faranno risparmiare 4,9 miliardi di
euro. Tra le misure è previsto un taglio pensionistico fino al 18% a partire
dal 2019 e una riduzione del reddito non imponibile di un terzo a partire dal
2020.
Il 22 maggio i ministri delle finanze dell'eurozona,
a cui appartiene anche la Grecia, dovranno rivedere il pacchetto e considerare
la possibilità di sbloccare la tranche di aiuti da 7,5 miliardi di euro necessaria
per pagare i debiti ellenici in scadenza a luglio.
Giusto per rinfrescarVi la memoria: correva l'anno 2014, la
Serracchiani riforma la sanità regionale, 578 posti letto e 80 reparti in meno.
E alle donne: ANDATE A PARTORIRE IN SLOVENIA! ...E, ma tu guarda, a protestare
(oltre la gente) solo i Cinquestelle...!!!
Da Il Gazzettino di Udine:
Sanità, "la Serracchiani vuole far nascere i nostri figli in Slovenia"
UDINE - Vivaci reazioni politiche alle scelte sanitarie annunciate venerdì dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e dall’assessore alla salute Maria Sandra Telesca. Forza Italia da una parte, Movimento Cinque Stelle dall’altra, non hanno risparmiato critiche alle scelte della Giunta.
Sui punti nascita «mi sembra tutto chiaro – commenta il capogruppo di Forza Italia Riccardo Riccardi – Serracchiani salva dove ci sono i sindaci del Pd e chiude dove governa il centrodestra. A Gorizia compie il capolavoro, una convenzione con Šempeter per far nascere i nostri figli in Slovenia...».
Domenica le magliette gialle di Renzi sui luoghi del
terremoto. Il caloroso ringraziamento di un terremotato: "Non avete fatto
niente, hai detto 'il primo impegno è ricostruire', non hai ricostruito un
cazzo! Hai lasciato tutto così, tutti nella merda. E mo' vieni a rompere il
cazzo con le magliette gialle come se fosse 'na gita di Mirabilandia?
Il nostro "in bocca al lupo" alle magliette gialle che domenica andranno sui luoghi prima martoriati dal terremoto e poi dalle puttanate di Matteo Renzi.
Forza ragazzi, sarà dura affrontare tutta quella Gente che il vostro Matteo ha tanto preso per i fondelli...
Ricapitoliamo: la maglietta gialla la indossano quelli che
si scandalizzano per una cartaccia a terra a Roma, ma che sostengono uno che
gli vuole costruire un inceneritore di fronte alla scuola dei figli, dicendo
non solo che non è cancerogeno, ma che fa crescere i bambini belli, sani e
forse anche biondi e con gli occhi azzurri...
Ecco la posizione di Matteo Renzi sugli inceneritori, un
grande esempio di quanto sia falso, arrogante e scostumato:
Ecco qualche informazione su ciò che provocano gli inceneritori...
Video da non perdere - Roma, i volontari Pd in maglia gialla
i rifiuti sono costretti a cercarli nei cestini...!!
Da Il Fatto Quotidiano
Roma, i volontari Pd in maglia gialla pescano i rifiuti dal
cestino di Castel Sant’Angelo
Le magliette gialle del Pd sono scese in campo per le grandi pulizie a Roma. Tra i quarantadue punti in tutti i municipi della città: parchi, piazze e strade c’era anche il parco di Castel Sant’Angelo. All’iniziativa, lanciata la scorsa settimana dal segretario nazionale Matteo Renzi in pieno caos immondizia nella Capitale, hanno preso parte circa mille volontari. Tra di loro qualcuno è stato ripreso per caso durante una diretta Facebook mentre pesca i rifiuti da un cestino. Probabilmente un gesto dettato dalla volontà di separare l’immondizia, da cui traspare però l’assenza (almeno in quella location) di una vera “emergenza”.
Umberto Rapetto intervistato da Oliviero Beha - "Io
castigato per aver fatto il mio dovere. Ho visto lo stato che si rifiutato di incassare
quanto gli spettava" E parliamo di 98 miliardi "NOSTRI"...!!
il colonnello umberto rapetto è l'uomo che ha scoperto una gigantesca truffa ai danni dello stato da parte dei gestori delle slot-machines ma la classe politica, con esclusione di grillo come fa intendere rapetto, non ha minimamente preso in considerazione l'eventualità di recupero di questa enorme somma di denaro. il motivo? l'affare è nelle mani della criminalità organizzata con ampie e larghe compiacenze nel mondo politico. il colonnello rapetto c'ha rimesso il posto (fu rimosso) in premio alla sua dedizione ed onestà ed è stato parcheggiato in altro loco sia pur con la promozione di generale (in pensione) ma lontano dal suo lavoro. magra consolazione.
da notare le risposte di un imbarazzatissino piero grasso sulle rimostranze di rapetto.
Franco Bechis dimostra che non esiste nessuna emergenza
rifiuti a Roma. Gira 4 ore per tutta la città. Solo 4-5 cassonetti sono
strabordanti. UN'ALTRA MENZOGNA DI RENZI E DEI SUOI COMPLICI...!!
Franco Bechis, l'Imbeccata dimostra che non esiste
nessuna emergenza rifiuti a Roma girando 4 ore per tutta la città.
Solo 4-5 cassonetti su tutta Roma sono strabordanti.
Ennesima balla fakenews di Matteo
Renzi alimentata dai mass media.
Renzi ascolta
il consiglio di Bechis alla fine del video:
vai ad Amatrice e nelle zone terremotate con i giovani volontari, posti
dimenticati e abbandonati dalle vostre promesse!
Emergenza rifiuti a Roma? Una fake news di Renzi. Nel video
la verità sui cassonetti della capitale. In 4 ore e 282 km percorsi trovati
solo 5 che traboccano di spazzatura
Bechis: “Emergenza rifiuti a Roma? Una fake news di Renzi”
A Roma c’è un’emergenza rifiuti? No, è un’altra fake news di Matteo Renzi rilanciata dai fake media di regime.
Il vicedirettore di Libero Franco Bechis ieri mattina alle 11.40 ha iniziato lo “Spazzatour” per mostrare agli utenti che quella dei rifiuti è un’emergenza inventata.
Nel video che potete vedere sotto Bechis gira per la capitale: il giornalista ha ispezionato cassonetti dell’immondizia in diverse zone della città per ben 4 ore, percorrendo decine di km e trovandone solo 5 che traboccavano di spazzatura.
Matteo Renzi ha detto che Roma è invasa dai rifiuti per l’incapacità dell’amministrazione comunale. Per questo insieme ai piddini romani domenica ripulirà la città. Peccato, spiega Bechis, che non ci sia nulla da ripulire.
I criminali dell’informazione vorrebbero farci credere che la giunta 5 Stelle che amministra la città non sia in grado di risolvere la situazione, ma è tutta una montatura. L’ennesima trappola mediatica per ingannare i cittadini che l’11 giugno voteranno alle elezioni comunali.
“Quando passammo di qui all’epoca di Ignazio Marino trovammo uno sfacelo che documentammo con filmati e fotografie” racconta Bechis. “Non c’è una emergenza come quella che si vide a Napoli anni fa o a Roma poco prima del Giubileo. Le stesse vie, dunque, erano piene di rifiuti, e oggi sono perfettamente pulite”.
STREPITOSO MARCO TRAVAGLIO OSPITE A “DI MARTEDì”: “Renzi è come la macchinetta sparapalle dei tennisti, bisogna fermarlo!”
“Renzi ha bisogno di far credere che questa riforma interessa anche ad altri e non solo a lui. Quindi certificata la totale inefficacia della Boschi, mandata in Sudamerica nella speranza che non trovi il biglietto di ritorno, cerca di schierare altri ministri”. Così il direttore de Il Fatto quotidiano Marco Travaglio risponde a Giovanni Floris aDiMartedì (su La7) sulla presenza dei ministri in televisione a sostegno del referendum costituzionale. “Più o meno – prosegue Travaglio – è la solita televendita delle pentole. Renzialterna il modella Wanna Marchi a quello del mago Do Nascimiento, ma sempre un sacco di balle racconta nella speranza che nessuna capisca la riforma. Renzi è come la macchinetta sparapalle con cui si allenano i tennisti, bisogna fermarlo. Si sta preoccupando – continua – dei voti di destra, senza averne preso mai uno e rischiando di perdere altri voti a sinistra oltre a quelli che ha già perso”. Su Giorgio Napolitano dice: “Si dedica agli incerti senza dire che non è una buona riforma. Basta aprire una pagina a caso per capire che è un monumento equestre al super-ego del premier. E’ come la piramide di Cheope, infatti è scritta in antico egizio”. Poi sul voto all’estero aggiunge: “Come cercano di acchiappare i voti al Sud con la favola del ponte sullo Stretto che, secondo me non si farà mai, così come il Tav. Ma bisogna tenere aperti i cantieri per finanziare le clientele che al momento del voto votano e faranno votare. Dopo il 4 dicembre non sentiremo mai più parlare del ponte sullo Stretto, lo sanno tutti che è un incantesimo”
Breve video per farci 4 risate - la Meloni all’albergatore:
“È una vergogna che a lei diano 37 euro a migrante per alloggiarli in albergo!”
E l’albergatore la gela: “Si… è vero. QUANDO ERAVATE VOI AL GOVERNO ME NE DAVATE
50...!”
COLOSSALE FIGURA DI M.... DELLA MELONI – All’albergatore: “E’ una vergogna che a lei diano 37 euro a migrante per alloggiarli in albergo!” E l’albergatore le risponde: “Si… è vero. QUANDO ERAVATE VOI AL GOVERNO ME NE DAVATE 50!”
Dopo una figura di m.... così, uno dovrebbe solo sparire per sempre.
Ma ormai siamo abituati alle facce di bronzo dei nostri politici.
Andrea Camilleri: “In Italia il potere è in mano agli ignoranti”
Nel video sotto, Andrea Camilleri, scrittore, sceneggiatore
e regista italiano, ci spiega con parole comprensibii a tutti perchè in Italia
il potere è in mano agli analfabeti.
Secondo Camilleri, infatti, sulla base di uno studio molto serio di due anni
fa, in Italia ci sono due milioni di analfabeti totali, tredici milioni di
semi-analfabeti, cioè gente che sa fare la propria firma ma non capisce ciò che
legge, ed altri tredici milioni di analfabeti di riporto ossia quelli che hanno
perso l’uso della scrittura e della lettura.
Se facciamo la somma ne deduciamo che metà degli italiani
sono analfabeti. Ora la domanda sorge spontanea: queste persone quando si
recano a votare su che cosa hanno basato le loro convinzioni? Su quanto hanno
visto in televisione.
Se non paghi un debito ti pignorano il quinto dello
stipendio. Per i politici non è possibile! E questi continuano a fare i porci
comodi loro e si offendono pure quando li chiamiamo Casta...!!!
Una delle tante vergogne della nostra classe politica
Già grazie a Renzi, Boschi, Poletti & C. il Pd ti sta
sulle palle... e poi scopri che buttato speso 4mila euro di soldi nostri per
capire se può dire “sindaca” o "assessora" e allora...
Ben quattrimila euro per parlottare del più o del meno, per capire se è chic dire sindaca, se è più appropriato il temine “assessora” oppure è meglio lasciare i termini al maschile come usa fare chi non ha avuto l’onore di essere folgorato sulla via dei femminismi vari.
Il tutto, ovviamente, a spese dei contribuenti.
“A Bologna il Comune, saldamente guidato dal Pd targato Virginio Merola, ha ben pensato di indire due incontri di Commissione per discutere se è meglio riferirsi alle cariche amministrative, come “sindaco”, “consigliere” o “assessore”, utilizzando indistintamente il termine maschile.
Oppure se è necessario raccogliere il monito di Laura Boldrini e Maria Elena Boschi sull’utilizzo di (inesistenti) definizioni femminili che tanto male fanno alla lingua italiana.
Per carità, libero il Partito Democratico di confrontarsi sul “sesso degli angeli”. Forse sarebbe meglio se s’impegnasse a risolvere i problemi di una città troppo spesso vittima di delinquenza, degrado, spaccio di droga e schiava delle azioni dei centri sociali. Ma tant’è: vogliono dibattere sul gender, lo facciano pure.
Il problema è che convocando appositamente due riunioni di Commissione, il Comune rosso ha prelavato 4mila euro dalle casse pubbliche.
Ovvero dalle tasche dei cittadini. Per la precisione, 2mila euro per ogni singola convocazione.
Una follia. Anche perché “sono confronti fondati sul nulla”, attacca Marco Lisei, il consigliere di Forza Italia che ha reso pubblica l’ingente spesa pubblica. “I due incontri – spiega – non porteranno a nulla, visto che non sono fondate su delibere o atti amministrativi, ma si sono limitate alla mera discussione”.
E infatti nessuna decisione è stata presa. Alla faccia del risparmio.
“Spendere così 2mila euro – aggiunge Lisei – è uno schiaffo ai tanti cittadini in fila ai centri sociali o senza un lavoro”. Poi conclude: “Non è questione di importanza del tema, ma della scelta degli strumenti per porlo alla collettività.
Potevano organizzare un convegno, ma usare due volte i soldi pubblici, con tutto il rispetto per il Pd, mi sembra una scelta davvero immorale”.
A quanto pare, non sono bastate neppure le parole di Giorgio Napolitano, che definì “abominevole” il temine “sindaca”, a far desistere il Partito Democratico. Che continua a parlarne. A spese dei contribuenti.