sabato 25 marzo 2017

UNO SCHIFO - Roba da Cina degli anni '50 - La censura del Tg1 alla Raggi all'apertura delle celebrazioni dei trattati di Roma. Perchè per loro chi non fa sì con la testa a Ruby nipote di Mubarak, a Verdini padre Costituente e a Minzolini onesto, sono solo delle merdacce...!!

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UNO SCHIFO - Roba da Cina degli anni '50 - La censura del Tg1 alla Raggi all'apertura delle celebrazioni dei trattati di Roma. Perchè per loro chi non fa sì con la testa a Ruby nipote di Mubarak, a Verdini padre Costituente e a Minzolini onesto, sono solo delle merdacce...!!






Qui sopra il video di Virginia Raggi censurato dal Tg1
di Beppe Grillo
Oggi il Tg1 ha censurato l'intervento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, mentre dava il benvenuto ai capi di Stato e di governo europei arrivati al Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario dei trattati di Roma. Il suo intervento è stato tagliato e canagliescamente sostituito dalla pubblicità. Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi... o di più! Per spedire a casa la Perego e' bastato il politically scorrect e adesso, per mandare a pulire i bagni di Viale Mazzini Orfeo, il direttore del TG1, dovrebbe essere uno scherzo. Ma non lo sarà. Sono succubi lingue come se ne trovano poche, difficile riportarci Minzolini, dovranno tenere duro questi eroici vigliacchi.
Le parole di Virginia Raggi, rappresentante dei cittadini romani e della principale forza politica del Paese, che esortano a un'Europa dei popoli, in cui siano i cittadini al centro del potere decisionale, dove nessuno possa essere lasciato indietro; e la sua esortazione alla revisione dei trattati, a partire dal Regolamento di Dublino (che ci costringe a tenere per anni sul nostro territorio migliaia di immigrati non identificati) non cadranno nell'oblio per questo atto di censura zerbinistica. Il suo intervento è stato recuperato e caricato integralmente sulla sua pagina FacebookVi invito a guardarlo e diffonderlo.
Diamo uno schiaffo alla censura di regime e usiamoli come meritano questi zerbini: Orfeo ha voluto superare tutti gli altri camerieri per fare bella figura con il logoro potere bancario europeo ed i suoi sodali italiani, non lasciate che un individuo del genere possa credere di avercela fatta. Meritano di essere sommersi di mail, fax e tweet, telex, cablo o e pure telegrammi in alfabeto morse: cacciatelo! Quello è il modo in cui ha imparato a fare censura, il suo modo di intendere l'informazione.
L'illusione che questa censura non passerà alla storia dipende dal basso profilo di chi la interpreta e quindi dalla sua speranza che la gravità di fatti del genere, appunto, non sarà un giorno storica! Per quanto sia triste, la storia si incendia spesso per opera di figure meschine come questa, grazie al cielo poi chi spegne questi cumuli di stabbio in fiamme è destinato a prenderne il posto, prima o poi.

DA: http://www.beppegrillo.it/2017/03/il_punto_piu_basso_poi_resta_da_grattare_il_fondo_del_tg1_che_censura_il_sindaco_di_roma_licenziareorfeo.html


Da Il Messaggero:

Trattati di Roma, Raggi subito polemica: «Il Tg1 ha censurato il mio discorso»
Sollecitato con insistenza dai fedelissimi della sindaca nei giorni scorsi, avallato alla fine dal protocollo della cerimonia, il discorso di Virginia Raggi diventa un caso politico. Non per quello che la prima cittadina ha detto, ma perché la diretta Rai dell'intervento viene interrotta quasi subito. E il M5S grida immediatamente al complotto e alla "censura". In realtà anche il "live" sulla pagina Facebook della Raggi va in tilt. Ma è la diretta "tagliata" sul Tg1 che finisce nel mirino della sindaca di Roma. Sul suo profilo Facebook appare la scritta: "Scusate. Il Tg1 ha censurato la diretta. A breve trasmetteremo il video integrale in differita". Sul caso è intervenuto anche Beppe Grillo: "Hanno preferito mandare la pubblicità".

Per il Pd, invece, "la polemica dei 5 Stelle sulla presunta censura a Virginia Raggi è del tutto pretestuosa, vogliono far passare la sindaca per vittima del solito fantomatico complotto", dice Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Vigilanza Rai. "Sostenere che la Raggi - spiega - è stata censurata equivale ad andare contro l'evidenza dei fatti. Prima che la linea tornasse in studio, la sindaca ha infatti potuto parlare in diretta per due minuti e trenta. E il conduttore ha deciso di tornare in studio per dar conto del contemporaneo discorso del premier Gentiloni. Si tratta dunque di una scelta editoriale e non di censura, una tesi resa ridicola dalla successiva trasmissione integrale del discorso della Raggi".

Nel suo discorso davanti a Gentiloni, Merkel, Hollande e Tsipras, la sindaca ha detto che "le istituzioni europee dovrebbero ascoltare di più i cittadini europei" e che "dobbiamo realizzare una comunità solidale, la finanza non è tutto. Un'Unione solo economica non può durare". Secondo Raggi, che ha citato anche Papa Francesco, "noi sindaci siamo definiti primi cittadini: per questo, anche nei luoghi delle decisioni, dobbiamo fare sentire forte la voce di chi chiede più lavoro, più inclusione sociale, più sicurezza. I cittadini devono essere messi al centro del potere decisionale, attraverso strumenti di democrazia diretta".

La sindaca pentastellata ha criticato il trattato di Dublino sui richiedenti asilo, che secondo Raggi "deve essere rivisto".  E nelle conclusioni ha accennato ai movimenti anti Ue: "Sono presenti forze di coesione e di disgregazione, è fisiologico che sia così. È importante però dare risposte concrete a chi denuncia insofferenza". 

1 commento:

  1. Ormai è risaputo che la RAI è terra di conquista del PD io non sono dei 5 stelle ma capisco il disappunto della Raggi,che comunque sia è pur sempre la Sindaca della capitale d'Italia,pertanto la Rai che è una televisione di stato,mantenuta con i soldi dei cittadini,avrebbe dovuto dare risalto al discorso della Raggi e non oscurarlo come nei peggiori paesi comunisti.Mario Luzzi Segr.Reg.Partito Pensionati.

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